Ministero
della Salute
Direzione Generale della Prevenzione
Ufficio V
Nota 28 aprile 2003
N. DPV.5/H-F12/259
Oggetto: Interventi riabilitativi e di integrazione sociale
dei soggetti minorati della vista
Sono molteplici le evidenze che mostrano come la disabilita’ visiva
si può’ tradurre facilmente in un handicap pluridimensionale
che ostacola l'organizzazione autonoma della vita quotidiana e le opportunità
di partecipazione alla vita sociale.
E',
pertanto, necessario che le difficoltà e i problemi delle persone
minorate della vista e delle loro famiglie vengano affrontate attraverso
varie tipologie di intervento, sanitario e sociale, con un approccio globale,
incentrato sulla persona nella sua totalità.
Obiettivo
generale delle politiche di sanita’ pubblica e’ garantire la
migliore qualità di vita possibile, attraverso un approccio multidimensionale,
che attui la promozione delle aree dell'autonomia e del benessere prevedendo
l'individuazione di percorsi integrati preventivi, terapeutici, riabilitativi
e di integrazione e recupero sociale.
In
questa ottica va autenticamente interpretato lo spirito della legge 328/2000
("Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi
e servizi sociali”), e della normativa sull'integrazione sociosanitaria
(D.L.vo 229/1999 e DPCM 14 febbraio 2002 “Atto di indirizzo e coordinamento
in materia di prestazioni sociosanitarie").
Tali
norme affidano inequivocabilmente alle Aziende sanitarie e ai Comuni il
compito di programmare progetti individualizzati complementari in grado
di rispondere ai bisogni sanitari e sociali dei minorati della vista.
Tali
progetti devono necessariamente inglobare tutti quegli interventi finalizzati
a portare il soggetto a muoversi, camminare, parlare, vestirsi, mangiare,
comunicare e realizzarsi efficacemente nel proprio ambiente familiare, lavorativo,
scolastico e sociale.
Cio’
implica, per i minorati della vista, l'attivazione specifica di
corsi
mirati ad ottimizzare l'orientamento e la mobilita’ (capacita’
e abilita’ a muoversi da solo anche in ambienti sconosciuti);
corsi
per l'autonomia personale e domestica (capacita di gestire le proprie attività
quotidiana, cura della persona, sicurezza in casa, cucina, relazioni interpersonali
anche scritte ecc.);
corsi
di formazione informatica (per l'accesso alla informazione, alla cultura,
utilizzazione di Internet, lettura di testi tramite scanner ecc.);
corsi
per l'inserimento lavorativo mirato, con avviamento alle professioni tipiche
dei minorati della vista.
Cio’
premesso, si invitano le SS.LL. a voler tener conto, nella programmazione
e organizzazione del sistema integrato di interventi sanitari e sociali
in favore delle persone con minorazioni visive, di tutti gli interventi
sopra considerati, ampliando una concezione della riabilitazione identificata
da contenuti meramente sanitari, ad una concezione più’ ampia,
estesa anche al recupero sociale.
Si
invita, inoltre, a voler diffondere il contenuto della presente nota alle
Aziende sanitarie ed agli Enti locali.